Osho esorta a riflettere sul fatto che l’unica vera religione può essere solo la meditazione. Ma com’è che ci si dovrebbe arrivare? Liberandosi, innanzitutto, dalla moltitudine di condizionamenti culturali e religiosi a cui, per una sorta d’inconsapevolezza cronica, ha sinora ciecamente aderito; realizzando che l’essenza della sua interiorità non è affatto una meta utopica…
«… L’uomo non dovrebbe fermarsi dov’è. Ha molte altre possibilità di evolversi; non è arrivato alla fine del suo cammino: lo aspetta ancora un lungo viaggio. Questo è il cambiamento che vorrei produrre: l’uomo nuovo è il significato della terra.
… Cos’è l’uomo nuovo? E’ l’individuo che si è liberato di tutti i condizionamenti che il passato gli ha imposto, che ha abbandonato tutte le conoscenze prese a prestito da altri, un individuo che è alla ricerca della sua verità, del proprio essere interiore. La sua religione é individuale, non è più un’organizzazione, non è più parte della massa, della collettività. La sua religione non è più sinonimo di morale sociale.
La sua religione può essere ridotta ad un’unica parola: meditazione.
Uno stato di non-mente, in cui egli può sperimentare l’essenza profonda del proprio essere, che è immortale ed eterna.
L’uomo nuovo non sarà superiore a te o più santo di te; sarà totalmente diverso da te. Non vi è possibilità di paragone. Tu sei solo un seme.
L’uomo nuovo sarà il fiore. Tu sei solo un potenziale; egli sarà la tua manifestazione. Tu sei addormentato; egli sarà vivo, capace di danzare. Sarà la tua realizzazione. Sarà completamente diverso da te e, al tempo stesso, sarà la tua essenza, la tua gloria, la tua fragranza …»
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– Osho (macrolibrarsi)
– Osho.com
– it.wikipedia.org/wiki/Osho
– Oshoba.it
– Aforismi di Osho