«A chi desidera praticare la meditazione viene spiegato che per prima cosa si deve fare silenzio dentro di sé. Dunque, si chiudono gli occhi per concentrarsi … Ma cosa accade spesso? Tutte le preoccupazioni, le inquietudini e le animosità risalgono immediatamente alla superficie e ben presto diventa impossibile anche solo rimanere immobili e mantenere la giusta postura. Quindi, chi inizia a praticare la meditazione deve sapere in anticipo che si tratta di un esercizio difficile che esige una grande disciplina.
Infatti, il silenzio interiore che egli cerca di ottenere è il risultato di un accordo fra i tre piani: fisico, astrale e mentale; e tale accordo lo si può realizzare unicamente cominciando a disciplinare il proprio corpo fisico, il cuore e l’intelletto, al fine di introdurre in essi l’armonia.
Armonia … Impregnatevi di questa parola, poiché è la chiave che apre le porte della regione del silenzio: armonia nel piano fisico, armonia nel piano astrale (i sentimenti), armonia nel piano mentale (i pensieri) e armonia anche fra questi tre piani. Il silenzio che riuscirete allora a creare in voi sarà accompagnato da una sensazione di alleggerimento e di liberazione: un peso vi cadrà dalle spalle, alcuni ostacoli si dissolveranno, e la vostra anima, sfuggendo alla sua prigione, si dispiegherà liberamente nello spazio.»
(Omraam Mikhael Aivanhov)
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