Paramahansa Yogananda è vissuto in India fra il 1893 e il 1952. Il suo libro “Autobiografia di uno Yogi” ha il merito di avere accostato al mondo affascinante dello Yoga le ultime generazioni. La tecnica da lui insegnata è quella dell’antico Kriya Yoga, Yoga psicofisico che tende a risvegliare i Chakra spirituali.
Per prima cosa bisogna ottenere il controllo dei desideri della mente, poi arrivare alla consapevolezza dei movimenti del respiro. La sua tecnica comprende anche la Meditazione sul suono primordiale dell’Universo, la sillaba sacra Om, o Aum.
«Il Kriya yogi dirige mentalmente la propria energia vitale, facendola ruotare, in su e in giù, attorno ai sei centri spinali (i plessi midollare, cervicale, dorsale, lombare, sacrale e coccigeo) che corrispondono ai dodici segni astrali dello Zodiaco, il simbolico Uomo Cosmico. Mezzo minuto di rivoluzione dell’energia intorno alla spina dorsale dell’uomo determina sottili progressi nella sua evoluzione; quel mezzo minuto di Kriya equivale a un anno di naturale sviluppo spirituale». (Paramhansa Yogananda)
Lo Yogí si è liberato dai legami del corpo. Normalmente il flusso di energia vitale è diretto verso l’esterno e si disperde nelle diverse attività sensoriali. Con la pratica del Kriya Yoga si inverte la direzione del flusso, che va verso l’intemo e lo si sposta mentalmente attraverso i centri spinali fino al settimo Chakra, quello che si trova al sommo del capo. Così facendo si può arrivare a controllare la mente attraverso la forza vitale. Questa è la via più facile, efficace e scientifica per raggiungere l’Infinito.
(Da: Meditazione per tutti, Franca Silvani)
– Paramahansa Yogananda (amazon)
– Paramahansa Yogananda (macrolibrarsi)
– Paramahansa Yogananda su Wikipedia
– Aforismi di Yogananda
– Self-Realization Fellowship
– Fonte