Non ci può essere dhyana (meditazione) senza saggezza;
non ci può essere saggezza senza dhyana (meditazione). Colui che
le possiede entrambe riduce l’oceano dell’esistenza
alla dimensione dell’impronta della zampa di un bue.
Questa strofa enuncia che, in assenza di saggezza, non potrà nascere la concentrazione perchè la realizzazione della concentrazione dipende dalla saggezza. Non solo, ma tutte le qualità, le conoscenze e le realizzazioni (mondane e sovra-mondane) dipendono dalla saggezza. E’ la saggezza che le produce e le realizza. Senza saggezza non esisterà la meditazione concentrativa e senza la meditazione concentrativa non ci potrà essere la visione profonda. La visione profonda non è altro che un esame, un’analisi accurata (con l’aiuto della concentrazione) riguardo alla mancanza di un sé dei fenomeni. Perciò, non potrà esistere se non ci saranno saggezza e concentrazione.
(Dal testo “Lettera ad un amico” commentario al testo del Maestro Nagarjuna di Ghesce Lobsang Sherab)
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L’essenza di Dio
L'”essenza di Dio” è composto da “SPAZIO FISICO DI UNIVERSO” occupato da una “intelligenza” il più alto grado di perfezione, per dare origine nel tempo e nello spazio, a tutte le forme di “ENERGIA”, jogging, dall’atomo, con le sue dimensioni strutture infinitesimali, fino a che tutti i corpi celesti che compongono il cosmo, e in perfetta armonia ed equilibrio nei loro movimenti, e la purezza dei loro sentimenti di “amore” che consiste di “misericordia”, “giustizia” e “MISERICORDIA”, ci dà l’esistenza della vita.
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